LA BELLA ADDORMENTATA

 

“Sleeping Beauty” e’ il titolo del bellissimo cartone animato di Walt Disney del 1959 ed ecco la trama del film: Tanto tempo fa vivevano in un castello un re e la sua bella regina , a lungo avevano desiderato un erede al trono e finalmente un giorno nacque loro una bambina e la chiamarono Aurora, perche’ con la sua nascita la loro vita era stata rischiarata dalla luce del sole... la storia ha inizio nel giorno di gran festa proclamato dal re per festeggiare la nascita della figlia.
Il Re Stefano e la sua Regina hanno invitato tutti i loro amici, in particolare il Re Uberto e il suo figlioletto, il Principe Filippo, destinato ad essere il promesso sposo della piccola Aurora.
Come invitate di gran riguardo giungono a corte le tre buone Fate: Flora, Fauna e Serena. La prima dona alla festeggiata la “Belta’”; la seconda il “bel Canto” e mentre la terza sta per offrire il suo dono, ecco che arriva la fata “Malefica” con il suo fido Corvo nero tutta arrabbiata per non essere stata invitata: “Non eri gradita”, cerca di farle capire la fata Serena; Malefica, prima di andar via, lascia anch’essa un dono, una profezia: la principessa al compimento del suo sedicesimo anno si pungera’ con il fuso di un arcolaio e morra’. La maledizione della strega non puo’ essere annullata ma la fata Serena,  offre ora il suo dono riparatore: “la Speranza”. Se la profezia dovesse avverarsi, la fanciulla non morra’ ma si addormentera’ fino a che non sara’ svegliata da un bacio d’Amore.
Re Stefano ordina subito che tutti gli arcolai del regno vengano bruciati,  ma le tre fate, certe che tale provvedimento sia inutile, decidono di rinunciare alla magia, trasformarsi in contadine e  allevare loro stesse, in incognito, la principessa nella casetta abbandonata  del taglialegna al centro del bosco.  Trascorrono sedici anni, la fanciulla, il cui nome e’ ora Rosaspina e crede di essere una contadinella, viene mandata a cogliere bacche mentre le “zie” per  festeggiare il suo compleanno e lo scampato pericolo, vogliono cucirle un bellissimo abito da principessa e una torta gigantesca prima di ricondurla a Palazzo. Nel bosco la fanciulla felice canta per i suoi piccoli amici: uccellini, leprotti e scoiattolini e racconta loro un suo sogno ricorrente in cui incontra un giovane principe e danza con lui...allora, per gioco, essi rubano il mantello, il cappello e gli stivali al Principe Filippo che col suo cavallo Sansone si trova li’ nei paragi, attirato proprio dal canto della sua promessa.. Il Principe si sostituisce alla figura di se’ costruita per Rosaspina dai piccoli amici e cosi’ i due giovani s’incontrano ed e’ Amore a prima vista. Quando il Principe chiede alla fanciulla di rivederla, essa gli da’ appuntamento per quella sera stessa nella casetta del bosco per presentarlo alle “zie”.  Nel frattempo le tre fate, non riuscendo con le loro modeste doti “umane” a realizzare l’abito meraviglioso e la torta stupenda che desiderano per la loro protetta, hanno fatto ricorso alla “magia” e purtroppo la luce delle bacchette magiche ha attirato l’attenzione del Corvo a servizio di Malefica che e’ terribilmente furiosa poiche’ teme di  non poter attuare il suo maleficio, in quanto ignora il rifugio della principessina. Rosaspina intanto torna a casa e le tre fate le spiegano che non puo’ amare il giovane che ha incontrato perche’ e’ una principessa ed e’ stata gia’ promessa al Principe Filippo; malgrado la sua disperazione le fate subito la conducono a Palazzo.  Qui  intanto Re Uberto ha il suo bel da fare per convincere il figlio a mantenere la parola data, Filippo non ne vuol sapere, e’ innamorato di Rosaspina e corre all’appuntamento con lei nel bosco.Questa invece, ora tornata Aurora, e’ lasciata sola  in una sala del Palazzo perche’ rifletta sulla sua situazione; Malefica ne approfitta per attirarla con un incantesimo in una soffitta segreta dove la costringe a pungersi con un fuso: la  bella Principessa cosi’ cade in un sonno profondo che sembra morte. Per rimediare in qualche modo all’accaduto le tre fate addormentano tutti gli abitanti del piccolo regno, si risveglieranno quando si svegliera’ la principessa. Serena ha pero’ capito che Filippo e’ andato nel bosco ed che e’ lo stesso giovane di cui si e’ innamorata la Principessa. Le tre fate si recano subito alla casetta ma Malefica le ha precedute ed ha fatto catturare dai suoi servi il Principe.
“Alla montagna proibita!” Sentenzia Flora: “Possiamo e dobbiamo liberare il Principe Filippo”. Nel terribile regno di Malefica le tre Fatine coraggiose e determinate eludono la sorveglianza delle guardie, assistono alla festa delle forze del male per la cattura del Principe e  poi, seguendo Malefica che si reca da lui per tormentarlo, riescono a trovare la sua prigione e a liberarlo. Infine lo armano  con “lo Scudo della Virtu’” e con “la possente Spada della Verita’” perche’ “la strada del Vero Amore puo’ essere cosparsa di tanti pericoli, ma le Armi della Giustizia trionferanno sul male”.  Tuttavia il nero Corvo di Malefica, sempre all’erta, si e’ accorto dell’accaduto, e subito ha attivato le guardie: inizia cosi’ la battaglia. Il Principe si difende e fugge da una finestra del sinistro maniero con Sansone, anche lui liberato, mentre le Fate trasformano i massi nemici in bolle di sapone, le frecce in fiori, l’olio bollente in arcobaleno e il corvo nero in un corvo di pietra. Quando Malefica si rende conto di essere stata battuta, scaglia  tutto il suo odio sui fuggitivi e contro il castello di Re Stefano, cosicche’ una selva di rovi impenetrabile ne impedisca l’accesso. Ma lo Scudo di Virtu’ e la Spada di Verita’ fanno miracoli ed il Principe sta per raggiungere la meta. Allora Malefica, chiamando a raccolta tutte le forze del male si tramuta in un terribile drago nero e si appresta lei stessa ad uccidere il Principe: questo viene disarcionato e perde anche lo Scudo, gli rimane solo la Spada che pero’ viene guidata dalla potente voce di Flora: “Spada di Verita’, ora diritta, del male provoca la sconfitta!”. Il drago, colpito al cuore, muore: di lui non resta che una macchia nera in fondo alla valle. Il Principe puo’ ora correre dalla sua Amata e baciandola, svegliarla.
Con lei si risvegliera’ tutta  la corte e il Regno e vivranno tutti  felici e contenti per sempre!

 

 

 

 

La Bella Addormentata interpretazione di  Franca Vascellari

Gia’ il titolo originale  del film ci da’ una indicazione precisa del problema  da risolvere per percorrere il Sentiero iniziatico tracciato dalla favola: “Sleeping Beauty” letteralmente significa “Dormente Bellezza” e tutti noi sappiamo che “Bellezza” e’ il significato di Tiphereth, la Sephirah o centro del cuore, quindi il suggerimento palese e’: “bisogna svegliare il chackra del cuore” allora si potra’ raggiungere l’Illuminazione. Ma cominciamo ad esaminare la storia dall’inizio: a differenza di Biancaneve e Cenerentola qui “la principessa” non e’ ridotta a sguattera,  ma appena nata  e’ allontanata dal Palazzo reale  per sfuggire ad una “male-dizione”: la profezia che a 16 anni, pungendosi con un “fuso”(simbolo del filare, del tempo che scorre) morra’. La piccola Aurora (=d’oro), figlia di Re Stefano (= corona) e’ promessa al Principe Filippo (= amico del cavallo - il cui cavallo si chiama Sansone, che vuol dire figlio del Sole ); Filippo e’ figlio del Re Uberto (= fertile, ricco); da questa serie di nomi ricaviamo  l’Albero cabalistico della Sephirah Tiphereth  in cui i genitori Stefano e Uberto rappresentano il Fuoco (Corona, Atziluth) e la Terra ( Fertile, Assiah)  e i due figli Aurora e Filippo rappresentano l’Acqua ( la Luce astrale, Yetzirah) e l’Aria ( il Centauro, la Mente, Briah). In questo Albero il Regno e’ in festa perché’ e’ nata l’“Aurora”,  la Luce;  e gia’ tre “fate” (= poteri soprannaturali dell’anima)  sono ospitate in esso con onore: Flora, relativa ai fiori, che ha il dono di far “fiorire” il centro della Bellezza a cui possiamo attribuire la Carita’; Fauna, relativa agli animali, in particolare agli uccelli che cantano,  dama dell’Armonia,  a cui possiamo attribuire la Fede; Serena, relativa alla letizia, a cui possiamo omologare la Speranza che essa dona infatti alla piccola quando ormai Malefica ha oscurato con la sua profezia la luce dell’Albero. Ma chi e’ Malefica? La parola stessa lo dice: colei che reca con se’ il male, l’Albero capovolto e il  corvo nero e’ il suo messaggero alato e la sua attenzione,  la sua capacita’ di profetare e di male-dire (del mentale nero). Malefica non e’ stata invitata alla festa e ha maledetto Aurora; e se fosse stata invitata? Malefica non fa parte di “questo Regno”, pure a suo piacimento puo’ intervenire e portare sofferenza e dolore per 16 anni. Il numero “16” e’ molto simbolico, e’ il numero relativo alla “Torre” degli Arcani Maggiori,  reca con se’ la punizione dell’orgoglio e della presunzione – come se, solo perché’ e’ nata Aurora, si potessero fare le “Nozze Mistiche” (dei due principi),  anche senza la dovuta qualificazione, non tenendo conto della  forza dell’Ombra, appunto di Malefica. Malefica, invitata o no, c’e’ e va privata del suo potere, altrimenti le Nozze non si potranno mai “fare”. Il fatto che le tre Fate rinuncino alle loro “magia”, ai loro poteri, per 16 anni e’ altamente positivo e corretto,  e’ il tempo della “desertificazione e dell’esilio” che rafforza l’Anima, tuttavia essa non puo’ accedere al Palazzo come Principessa senza aver conosciuto il suo Principe; l’Incontro avviene, ma non e’ l’ Incontro ufficiale, e’ “in incognito” i due non si conoscono per quello che sono realmente, inoltre entrambi disobbediscono ai Parenti  e tutti, dalle tre Fate ai due Re, si comportano in un momento tanto delicato ed importante dell’Iter con superficialita’ e leggerezza se non addirittura  con stupidita’. La conseguenza di tali comportamenti e’ ovvia: Malefica addormenta Aurora e cattura il Principe. Solo addormentando anche tutto il Regno (rendendo inattivo il fisico) e concentrando tutte le forze in Briah, nel mentale si potra’ “liberare il Principe”. Carita’, Fede e Speranza affrontano la montagna proibita,  il regno del male e appena liberato il Principe dalle catene lo dotano di quanto esse stesse sono in possesso: lo Scudo di Virtu’ e la Spada di Verita’. Senza questi due “strumenti” non c’e’ possibilita’ di Vittoria. Ma anche quando si  sono tramutate le armi del nemico in “cose” inoffensive (i massi in bolle di sapone, le frecce in fiori e l’olio bollente in arcobaleno) e lo stesso corvo nero in pietra,  e  si sono superati i fulmini e i venti piu’ terribili e tagliati i rovi piu’ impenetrabili con la Spada, pur tuttavia lo scontro decisivo sara’ inevitabile e all’ultimo sangue. Malefica non e’ piu  solo malefica e’ diventata il Drago nero che sputa fuoco e divora. Nell’ultimo duello il Principe viene disarcionato e perde lo Scudo… solo la Spada di Verita’, se guidata bene “diritta del male provoca la sconfitta” cosi’ dell’Ombra non resta che una macchia nera in fondo alla valle. Risvegliata la “Bellezza”,  il Sentiero Regale conduce alle tanto desiderate Nozze in Daath, la Coscienza.

 

Grazie. F.V.

 

 

 

 

ALBERO TIPHERETH DELLA BELLA ADDORMENTATA

 

   

 

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