PLATONE C

 

Nella pianura della verità

le anime vivevano beate,

ma un giorno sono giù precipitate:

per una colpa son venute giù.

 

Tutto ciò ch'è buono è pure bello,

e il bello non è mai senza misura.

Ogni piacere e pure ogni dolore

conficca e inchioda l'anima nel corpo.

 

Supponi d'abitare una caverna:

l'ingresso è aperto verso una gran luce,

ma collo e gambe rigide ti vietano

di volgere lo sguardo all'apertura.

 

Un muro alto, giusto quanto un uomo,

nasconde gente che porta sulle spalle

ogni genere di cosa qui esistente.

Un grande fuoco arde alle lor spalle,

e camminando parlano fra loro.

 

L'eco rimbomba dentro la spelonca;

sul fondo il fuoco stampa mille ombre

che tu credi reali e pur parlanti.

Tu non sei solo, siete molti, in tanti.

 

Supponi, adesso, di potere andare

oltre il muretto, fuori, per vedere

le cose come sono veramente,

scoprendo ch'ogni ombra ed eco mente.

 

Ti rendi conto che la verità

è data da quel fuoco e da quel Sole

che fa di quella grotta il primo schermo

di proiezioni della verità.



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