KANT

 

Io sono Kant, e canto a squarciagola,

per criticare sempre tutto quanto:

la metafisica, abisso senza fondo,

è costruita su "sogni razionali",

che sono per giunta personali.

Costruisce la ragione i suoi disegni

per dargli, dopo, corpo regolare.

È trascendente

la conoscenza,

che ha che vedere

non con oggetti,

ma col nostro modo

di conoscer-li.

 

L'estetica è sensazione;

la sensazione è modificazione

prodotta dall'oggetto sul soggetto,

per mezzo della sen-sibilità.

Se poi conosci immediatamente,

è l'intuizione che va velocemente.

 

Se pensare è giudicare

 tante son categorie

quante forze a "giudiziare".

 

La realtà non solo è fenomenica,

c'è pure quella meta-fenomenica.

La cosa è il fenomeno

come appare a noi,

ma della cosa c'è una cosa in sé:

noumeno, noumeno, noumeno…

 

Il mondo ha un cominciare, lo spazio è limitato;

il mondo non ha inizio, né limiti di spazio.

L'esperienza non guida la ragione;

gli a priori stan prima del conoscere.

Se la politica si comincia a muovere

senza aver reso omaggio alla Morale,

la cosa pubblica inizia il suo decrescere:

va tutto sotto sopra, senza "sale".

 

Io sono Kant, e canto a squarciagola,

per criticare sempre tutto quanto.

Noumeno, noumeno, noumeno.

 



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