AGOSTINO
di Natale Missale

 

Le cose sono buone,

ma non Bene;

le cose sono vere,

ché sostanze;

son corruttibili,

piuttosto instabili,

un po' cedevoli,

 questo si sa.

Ma l'uomo è specialissimo:

cosciente di se stesso

diventa, se il presente

lo rende ricettacolo

di quello che già fu

e di quel  che sarà.

Con la memoria ordina

le cose nello spirito;

con la memoria "semina"

la cosa che sarà.

 

Dio ha creato le forme ideali

ed al contempo materia-potenza:

un qualcosa che è quasi-niente.

 

Le forme corpo prendono

delle realtà empiriche,

 ambiguità ontologica

che è e che non é.

L'intera umanità la puoi distinguere,

mettendo da una parte i giusti emeriti,

dall'altra i portator d'iniquità.

I primi si disprezzano per amare Dio,

gli iniqui Lo rinnegano e annegano nell' io:

Civitas Dei et civitas terrena.

 

Adesso ti confesso, Onnipotente,

Signore delle schiere d'angeli

-         Tu intimo del mio più intimo,

Tu vertice del mio più alto vertice -

che non esiste luogo al mondo intero

in cui sentirsi mai da te lontano.

Io Ti cercavo con i sensi invano,

ma poi mi feci piccolo e scovai

l'Immenso dentro qui la mia "città".

Qui dentro la mia anima,

che vive tutto adesso,

Signore ti confesso

La nostra nullità.

Jesu Cristu miserere nobis.

 



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