Sogno  di CRISTIANO


Mi reco in un monastero lontanissimo, ed in questo viaggio, l'ultimo tratto  lo faccio aggrappato ai capelli di uno che vola .
Arrivato al monastero, salgo, busso e chiedo L'ACQUA  MIRACOLOSA che spetta a chi arriva li' .  Mi viene data,  io la prendo ma non la bevo, semplicemente la porto via. Il giorno dopo, l'acqua donatami è sparita, ma la cosa non mi preoccupa; (intanto) sto aspettando il compagno che mi ha portato; poi decido di risalire al monastero, ribusso ed ottengo un'altra pozione; anche stavolta non bevo. Terzo giorno: stessa storia, però questa volta dietro le mie spalle ho con me la pozione che ho avuto il giorno prima, la tengo nascosta forse perché temo che se vista, possa portare al rifiuto di una nuova pozione. Mi dicono che il pozzo si è prosciugato .
Nel frattempo, arrivano al monastero tantissimi personaggi; uno di questi, ha un grosso diamante grezzo, che viene fatto passare di mano in mano,  e che poi sparisce non si sa dove; mi avvicino al proprietario e gli dico che posso recuperarlo, lui mi risponde che non è più interessato ad averlo indietro; io però decido di recuperarlo lo stesso per poi regalarlo al monastero, e cosi' faccio.
Nel frattempo al monastero scopro che, da qualche giorno, vi abitano delle persone che ho conosciuto durante il mio lavoro, una di queste mi regala un orologio a cipolla, color argento fuori e che ha la particolarità, quando si apre,  di far spuntar fuori dal quadrante un piccolo cannocchiale d'oro, che, richiudendo l'orologio, si ritrae fino a divenire di nuovo piatto;  insomma ha un meccanismo simile a quello di  certi bicchieri da viaggio.
Una curiosità - quando vado dal monaco a restituire il diamante da me recuperato, gli chiedo (riferendomi alla lingua) se parla ...... e li’ inizio una lunga lista di lingue che conosco, ma lui mi risponde, che  parla solo italiano.

Grazie Cristiano

 

 


 

Sogno Cristiano - interpretazione di  Franca

“Mi reco in un monastero lontanissimo” questa espressione rivela la grande aspirazione  del sognatore alla Conoscenza,  ma anche la presa d’atto che questo “Luogo” secondo lui e’ “lontanissimo” inarrivabile con le sue sole forze, infatti,  per potercisi recare, l’ultimo tratto lo fa “aggrappato ai capelli di uno che vola”, una componente di se’ sconosciuta ma che ha i capelli molto robusti (per la simbologia dei capelli rimandiamo al sogno di Emma 8 int. F) e la capacita’ di “volare”, capacita’ relativa allo sviluppo dell’elemento “aria” omologato al mondo mentale (Olam Briah). Una volta arrivato al “monastero” bisogna ancora salire e bussare: Cristiano lo sa e lo fa.
Al monastero distribuiscono l’Acqua miracolosa;  quest’Acqua e’ l’Acqua fecondante della Grazia,  che puo’ essere relazionata all’Acqua del Maestro Gesu’ (Gv. 4, 14: “...Chi beve dell’Acqua che Io gli daro’, non avra’ mai piu’ sete, anzi, l’Acqua che Io gli daro’ diventera’ in lui sorgente di Acqua che zampilla per la Vita eterna”).
Per tre volte, per tre giorni di seguito il sognatore chiede quest’Acqua ma la prima volta la riceve e non la beve; la seconda volta la riceve, non la beve e la conserva; la terza volta  gli dicono che il “pozzo” si e’ prosciugato...( che li’ al “Monastero” abbiano perso la pazienza?).
La seconda parte del sogno tratta di “un diamante grezzo”: questa espressione fa pensare sempre all’Acqua di prima ma “concretizzata” in una Pietra di inestimabile valore, un diamante grezzo, non ancora lavorato, ma che una volta lucidato mandera’ bagliori di Luce. Questa pietra preziosa circola nel gruppo degli ospiti del monastero, ma poi “sparisce non si sa dove”. Il sognatore si impegna a recuperarla e a donarla al “monastero”, visto che il Proprietario “non e’ piu’ interessato ad averla indietro”. Qui traspare il desiderio di Cristiano di mettere a “Servizio” le conoscenze che e’ riuscito e riuscira’ ad acquisire al “monastero”.
La terza parte del sogno  riguarda un “dono” ricevuto sempre nello stesso Luogo: un orologio color argento provvisto all’interno di un cannocchiale d’oro: ci sembra la descrizione di uno strumento di precisione per misurare il tempo-spazio, paragonato in qualche modo ad un “bicchiere da viaggio”, come se il sognatore considerasse questo orologio uno strumento per viaggiare nel tempo-spazio, cioe’ in “astrale”, in sogno.
Infine la “curiosita’” che termina il sogno riporta al presente qui e ora: spesso si viaggia tanto in paesi esotici e lontani, in libri strani, in lingue sacre e antiche e... la Verita’ che cerchiamo tanto lontano e’ a Casa nostra,  in noi ( il monaco del monastero parla solo italiano)!


Grazie. F. V.

 

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