Sogno del 01/Gennaio/2005 di VINCENZO



Un sogno istruttivo, io non sogno quasi mai, o meglio non ricordo i sogni in genere, questo e' particolare.
Era come se fossi alla fine della vita per fare un bilancio. Noi facevamo il punto della situazione. Se dovevo tornare ad incarnarmi oppure no. Per "noi" intendo il mio mondo, comprendente genitori, sorelle, moglie, figlia ecc.. Ma c'erano ancora cose da fare, desideri da esaudire, cose da terminare...
Avevo in mano un pullover brutto color senape, uno che usavo per andare a caccia quando ero giovane, era tutto rovinato, bucato, strapazzato. Mi dispiaceva che fosse cosi' mal ridotto. Con tanta cura cercavo di riassestarlo, piegarlo, riordinarlo. Le voci degli altri mi dicevano:"Lo vedi, sei ancora tanto attaccato... per questo dovrai tornare". Mi sono svegliato con un senso di incompletezza, di non finito. Ma il significato del sogno e' chiaro. Malgrado le sofferenze, le prove, i dolori, le difficolta', c'e' un desiderio non esaurito di riprovare certe cose, di sperimentare ancora, di finire quelle lasciate in sospeso.

 

 

 

 

Sogno Vincenzo - interpretazione di  Franca Vascellari

I sogni del primo dell'anno hanno certamente un significato particolarmente simbolico, specialmente per chi dice di non ricordare mai i sogni, come Vincenzo. Probabilmente questo e' stato ricordato perche', essendo stata la notte prima quella di fine anno e quindi "diversa" in qualche modo dalle altre, in lui e' stato sollecitato qualcosa che l'ha portato all' esame dell' "esercizio" della sua vita. Un bilancio che una persona con aspirazioni di carattere spirituale dovrebbe farsi spesso, ma che a volte dimentica per troppo coinvolgimento nelle cose di tutti i giorni. Noi siamo convinti che anche gli avvenimenti del 26 dicembre, (maremoto nell'est asiatico e relative decine e decine di migliaia di morti visti in TV) abbiano contribuito ad un sogno del genere. Se e' vero che il mondo astro-mentale dell'umanita' e' uno (inconscio collettivo), Vincenzo nel sogno ha fatto suo il sogno spezzato di tante vite umane, tanti giovani, tanti bambini, a cui forse, per giustizia, sara' data un'ulteriore possibilita'. Dal suo stesso commento al sogno  "il significato... e' chiaro"  trapela chiaramente l'identificazione, tra il pull-over (= metti sopra) e il vestito che l'anima si e' "messo-sopra" per nascere e che e' ormai consumato. Il suo brutto color senape, giallo-grigio dichiara la consapevolezza che, pur essendo il giallo il colore della saggezza, esso e' brutto perche' sporco; grigio infatti e' il bianco-nero della mescolanza bene-male. Poi il fatto che  quel "vestito" da giovane era stato usato per andare a caccia, fa pensare che il sognatore nella grande divisione dell'umanita' tra cacciatori e prede (v. per es. certe vignette diQuino, che divide gli uomini in lupi e agnelli, oppure i racconti di fantascienza "La settima vittima" di Robert Sheckley e "Requiem per un cacciatore" di Henry Kutter), si considera "un cacciatore", ma il voler rassettare "quel" pullover  fa temere che l'incompletezza di cui si lamenta sia determinata da un ulteriore necessita' di voler ancora andare a caccia. Forse non ha preso in considerazione la terza categoria di uomini e donne, quella a Servizio del Se' che "opera" al di fuori delle due categorie suddette.  Pero' il bilancio di insoddisfazione che fa emettere la sentenza "lo vedi sei ancora attaccato... per questo devi tornare" a quel noi che lui identifica con il mondo familiare, il mondo archetipale del Penati, degli dei protettori della Casa (v.Gn. 31, 34) a cui e' molto legato e che lo "guida" e lo istruisce, implica che magari c'e' il desiderio di una possibilita' di cambiare il pullover, magari di averne uno di un altro colore, magari giallo-oro e magari non usarlo per andare a caccia, perche' alla caccia sono legati i dolori, le sofferenze, le difficolta', le prove. Finche' siamo vivi su questa terra nulla e' definitivo di quello che riguarda il nostro futuro, siamo noi a decidere cosa e' meglio per noi stessi, e quali esperienze vogliamo riaffrontare; per questo, a volte, facciamo certi sogni istruttivi.

 

Grazie. F.V.

 

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